Trattasi di rivestimenti approvati da normative nazionali/internazionali a base di resine epossidiche all’acqua o resine epossidiche prive di solventi e atossiche adatte al contatto con sostanze alimentari, liquidi, acqua potabile.
Trattasi di sistemi normalmente applicati per il rivestimento interno di cisterne, serbatoi, recipienti, tubazioni. Si utilizzano pitture di tipo epossidico con/o senza solvente, epossidici novolac, epossidici antifrizione o anche zincante inorganico a seconda della temperatura di esercizio, della pressione di esercizio e del liquido e/o gas che il recipiente è destinato a contenere.
E' un tipo di rivestimento rinforzato con scaglie di vetro che presenta notevole resistenza chimica anche in atmosfere acide. E' applicabile ad alti spessori. Può essere utilizzato per rivestimenti di superfici interne, esterne o immerse.
Trattasi di sistemi di rivestimento a base di zincanti, epossidici e poliuretanici/polisiloxanici, adatti a categorie di corrosione molto elevata, poiché le superfici metalliche dei manufatti rivestiti sono normalmente esposte ad elevata salinità e temperature di esercizio solitamente inferiori ai 120°C
In questo caso, i sistemi di rivestimento a base di zincanti, epossidici e derivati, poliuretanici, polisiloxanici possono variare da categorie di corrosione media fino a molto elevata, in aree costiere o industriali con atmosfera aggressiva e/o umida e temperature di esercizio solitamente inferiori ai 120°C
Trattasi di rivestimenti epossidici con temperature di esercizio normalmente inferiori a 90°C idonei ad immersione e applicati a più strati ad alto spessore.
Quando le temperature di esercizio superano i 120°C si ricorre a rivestimenti di tipo epossi-fenolico. Per temperature ancora più elevate > 150°C si impiegano sistemi di rivestimento a base di zincante inorganico e/o siliconiche.